Saturday, November 27, 2004

Milioni e coglioni

Ieri è successo qualcosa di importante per lo sport. Naturalmente, ovattato dai media (e ci mancherebbe...). Mi sento truffato e derubato. Perché quando, in quegli anni, la Juve vinceva, giocava, dava spettacolo, io, da tifoso, mi sentivo gasato, e per me quei giocatori erano un esempio. Vialli, caspita, per me era "il capitano", tanto che ho deciso di chiamarmi capitanangi. All'epoca, poi, a 17-18 anni, i modelli sono i più vari e disparati. Ieri sera, come una spugna, tutti i ricordi che legavo a quei trionfi, sono stati rovinati. O forse no, perché del resto, è tutto un illusione, le gioie, i dolori, sono tutti passeggeri, allora, mi viene da dire, chi se ne frega, cavoli loro, io ho gioito, festeggiato, che mi interessa se poi era tutto falso, un po' come al cinema, un po' come l'Ancona (tanto per restare allo sport) di 2 anni fa: chi se ne frega se non aveva i soldi per la serie A, io a Livorno ci sono andato e ho festeggiato.

Alla fine della fiera, mi auguro che, almeno, i giocatori non sapessero, ma non credo, o comunque, che almeno non corrano rischi poi (sempre brutto pensare che uno si ammala per aver preso robbaccia).
In tutto ciò, comunque, resto del parere che il marcio c'è soprattutto a livello amatoriale, con quei quattro coglioni che prendono integratori, analgesici e cazzi vari pur stando benissimo. Pensare che l'anno scorso ho smesso di giocare a calcio proprio per questo, mette molta più tristezza della sentenza di Torino.

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