Monday, May 16, 2005

Hey there! I'm back /Sono tornato!

Hi there! I'm back to my beloved Ancona, after a wonderful tour in Sicily. What to say? Sicily is a kind of "promised Land" for food, sea and people. Nothing to complain about them. Although it's very hard to stand the high traffic and the bad public services (very dirty places, museums with few information, small roads, no observance of the circulation rules). But still, a dream of place, and - especially - people.

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Ciao a tutti, sono tornato sabato notte dalla Sicilia. Che dire? Fantastica, sotto quasi tutti i punti di vista. Su tutti, il mare, il sole, la gente ed il cibo. Il "quasi" - ahimè - è sempre sui soliti tasti: brutte strade, posti mediamente molto sporchi (lasciamo stare lo scandalo di San Vito lo Capo), osservazione del codice della strada pressoché nulla, musei e centri storici tenuti male, con poche informazioni e poche guide). Nonostante ciò, resta un posto da sogno, ingiustamente (ed in malafede) bistrattato dalla stampa, che diffonde l'immagine di una terra arida (ma quando mai!) dove avvengono esclusivamente delitti di mafia. Invece la gente è splendida, mi sono sentito come a casa mia.

Wednesday, May 04, 2005

Sauro Marini_ mostra di fotografie di Ancona

Ricevo (e pubblico) da Sauro Marini l'invito alla mostra fotografica all'Historia Cafè di Ancona, in Corso Carlo Alberto.

Ottimo fotografo, bellissimo sito di foto, sicuramente una mostra da vedere, se si passa di qui.

Diario Uk: 12 e 13 Aprile

Venerdì 8 Aprile, Londra

9, 10, 11 Aprile, Devon

Per la traversata da Exeter a Liverpool, mi servo dell'autobus: sul sito della National Express trovo un'offerta (naturalmente, prenotando con anticipo di 2 settimane) a sole 10 sterline. Il treno, pur impiegando 4 anziché 8 ore, costa il quadruplo. Scoprirò poi il perché. Dei pullman e relativo servizio mi colpisce la puntualità e la meticolosità nel check-in e nella sistemazione dei bagagli. Il viaggio, nella prima parte - fino a Birmingham - procede tranquillo. Approfitto dei 40 minuti di sosta a Bristol per farmi un paio di sandwich. A Birmingham, verso ora di pranzo, mi prendo una zuppa di verdure. E' interessante come si riesca a mangiare piuttosto sano e con poca spesa (ve lo sareste mai immaginato in UK?) in tutti i centri cittadini e le stazioni di treni e bus toccate. In Italia, per esperienza, ciò non è più possibile da anni: stiamo adottando la cultura non già del fast-food, che quello c'è sempre stato (le saraghine a scotadeti, più fast di quelle!), ma del trash food, cioè la merda a costo alto. Alzi la mano chi ancora riesce a a mangiare bene in una qualsiasi stazione d'Italia. Ovvio, poi c'è sempre l'eccezione: da Gino, di fronte alla stazione di Ancona, stoccafisso all'anconetana da urlo, a prezzo ridicolo. Ma è di fronte, non dentro, e se uno volesse solo un panino, è impossibile trovarlo.

La seconda parte del viaggio, da Birmingham a Liverpool, è un incubo: a Stoke-on-Trent, a causa di un non meglio precisato intoppo, ci troviamo in un traffi-jam da brivido. Morale: 3 ore per percorrere venti chilometri, e arrivo a Liverpool con due ore di ritardo. Fosse accaduto in Italia, giù tutti a vomitare insulti sul sistema, sul Governo (qualunque colore) e sugli italiani (se passeggeri nord-europei). Qui, la calma regna sovrana: forse è il prezzo da pagare, oltre ai 10 puond...

Intanto, il mio povero amico Hanno, uno dei pochi ancora senza cellulare (superstite!), si fa due ore di noia (e per fortuna, anche di spesa al supermercato!). Un taxi - sono molti, economici e si chiamano con un semplice cenno della mano, dovunque siano - e via verso casa per cena. La sensazione, all'arrivo, è di una città in decadenza. Un'aria strana aleggia nei quartieri, un misto tra il popolare "livornese" (e Livorno - non a caso - ha molto in comune con Liverpool) ed il grigio, come da uno show appena terminato. La gente, tuttavia, sembra non curarsene, ed è vivace e allegra ("Hey Mate!", ci saluta il tassista): sembra di stare a Livorno, ma Livorno è più bella.

C'è veramente poco da vedere a Liverpool, specie se non si è appassionati di musica o calcio. Nei quali casi il Beatles Museum e lo stadio di Anfield Road possono essere meta di profani (quanto opinabili) pellegrinaggi. Ciò che vale la pena vedere - oltre alla nightlife, sorprendentemente intensa in una città apparentemente grigia ed in declino - è senza dubbio l'Albert Dock, antico molo del porto, meno di un secolo fa trafficatissimo da merci ed emigranti. La pace ed il silenzio che regnano ora sono irreali, ma accompagnano egregiamente il pullulare di musei e localini "in". Il Maritime Museum (gratuito) merita: cinque piani di ricostruzioni di vita cittadina, bellica, sociale e storica del porto e della navigazione in generale. Come sempre, in un museo benfatto, alla fine si è imparato qualcosa. Skippo - volutamente - il Beatles Museum, al quale non intendo lasciare 9 pounds (anche perché non è che impazzisca per i Fab Four), così come non mi reco ad Anfield Road, tanto più che i "Red Necks" la sera stessa manderanno a casa (e con merito) la mia Juventus. Vinco la tentazione di scommettere - e passando davanti alla William Hill, è dura! - e la sera mi gusto, si fa per dire, la gioia dei "Liverpolders", che ora "la faranno vedere anche al Chelsea!" (NDA: avevano ragione!)

Andar per Marche: Fermo e Ciucani

New entry, dopo diverso tempo, nella sezione "Andar per Marche": è il turno di Fermo, bellissimo paese ora assurto al rango di capoluogo di Provincia, e dell'olio di Ciucani.

Cliccate qui per l'articolo.

Tuesday, May 03, 2005

Diario UK: 9, 10 e 11 Aprile

(il giorno prima, 8 aprile)

Il treno per il Devon è come uno si immagina siano i treni "europei": pulito, puntuale, preciso, silenzioso, ovviamente con posto a sedere garantito e comprensivo nel biglietto. Anche il prezzo - ahimé - è come uno si immagina: 36 Pounds per farsi 3 ore e poco meno di 350 chilometri. Ancona - Roma, stesso tragitto, costa un terzo (metà con l'Eurostar).
Una cosa mi colpisce subito, nel viaggio, anzi - due: la prima sono i tabelloni luminosi delle stazioni, con il nome del treno in arrivo, l'elenco delle fermate e l'orario con i secondi che girano, il che dà un effetto "puntualità" davvero impressionante (e darebbe un effetto ritardo devastante se il treno subisse ritardi).
La seconda cosa è la parola "calling" per indicare le fermate, anziché "stop": qui è nato il treno, ed ovviamente, all'inizio non c'erano cartelli o altoparlanti, perciò alla fermata si "chiamava" (to call). Immagino il capotreno che urla "Exeter! Exeteeeeer!", o come da noi, prima della guerra, nel varesotto: "Lomazzo! Chi scende Lomazzo?" "Chi sale lo strozzo!" (vecchia battuta di quelle parti quando si parla del paese di Lomazzo).

Come il treno esce da Londra, dopo venti minuti, il verde la fa da padrone. Non immaginavo che in UK esistessero posti così luminosi, accoglienti e assolati come il Devon. Capisco perciò come mai la vecchia nobiltà inglese (e qualche pensionato tradizionalista di oggi) scegliesse Devon e Cornwall per passare le vacanze. Qualcosa di simile a Capri, Sanremo, Portofino o Forte dei Marmi, meno, molto meno a Riccione e Riviera Romagnola, più per la massa che per i ricchi, più da boom industriale che da Belle Epoque.

Però, Capri, Portofino et similia sono molto, ma molto più belli del Devon; questa regione mi ricorda tanto le mie Marche. Ed Exeter è così simile ad Ancona: capoluogo di una regione bellissima, stesso numero di abitanti, stessa sorte in guerra, stessa ricostruzione squallida e disordinata anche in alcune zone del centro, ed una bellissima cattedrale. L'aria è molto diversa da Londra: calma, tranquillità, facce sorridenti, gente rilassata, trenini diesel (come i regionali per i pendolari di quaggiù). E così arrivo a Topsham: basta paragoni, questo paesino è incantevole e l'unico nel suo genere che abbia visitato. In dieci minuti a piedi raggiungo il lungofiume, dove abita il mio amico Marc, che assieme a Geoff, geologo di esperienza internazionale, ha aperto un piccolo club di appassionati del vino, dove vende ed effettua degustazioni di vino italiano. Primi arrivi del neonato club sono Barolo e Verdicchio, Piemonte e Marche, due terre a cui il Devon somiglia non poco. E' qui, come in Piemonte, che sono state costruite le prime infrastrutture della Gran Bretagna: il primo canale, infatti, a metà del '600, fu scavato da Exeter, proprio per scavalcare Topsham, che coi suoi gabellieri rovinava gli affari al capoluogo (tutto il mondo è paese).
Tantissime le cose che mi affascinano in questi 3 giorni nel Devon: i maiali che scorrazzano liberi nei prati, i campi, la pulizia e la cura per l'ambiente, l'acqua che muta costantemente di livello nel fiume, a causa delle maree del vicino Channel (Topsham è a 10 chilometri scarsi dalla foce). E ancora il Bridge Inn, pub ultra-centenario, l'unico visitato - e a ragione - dalla Regina d'Inghilterra, con una birra artigianale eccellente; ed il golf club, con piscina scoperta, sauna, bagno turco, sauna, campi da tennis, squash, palestra, golf, pub e ristorante (forse mi dimentico qualcosa!). Infine il cibo: quest'angolo di Inghilterra non ha nulla da invidiare all'Italia, che invece sta percorrendo disastrosamente la scarpata del "tipico, italico, dunque buono". Qui la gente non presume: assaggia, pensa, valuta, e decide. In poche parole, usa il proprio cervello.

Sarà anche per questo che sono venuto sin qui a promuovere le Marche, che gli appassionati del vino sono desiderosi di conoscere: parlo, discorro, mi chiedono, e intanto bevono Verdicchio, Rosso Conero, "Braccano" (il capolavoro di Mecella!).

E' tempo ormai di rimettersi in viaggio: martedì mattina, 12 aprile, prenderò il pullman da Exeter: l'ultimo tramonto sul fiume Exe (Exmouth il paesino in cui sfocia: ecco il perchè di Bournemouth, Plymouth...), dalla bellissima Devon Kitchen di Marc, e poi a nanna, per una giornata che si profila piuttosto stancante.

(qualcos'altro sul Devon, in Inglese, con le foto, si trova qui)

E' veramente bella la rete...

Questa mattina, scaricando la posta, leggo un'email di Fabiola Giannini, che si presenta e mi parla del suo sito. Vado a vedere, e scopro un mondo fiabesco, fatto di decorazioni, ricami, tecniche per decorare, trucchi e riflessioni. Sono una raccolta dell'esperienza passata di Fabiola, che aveva un laboratorio di decorazione pittorica in Piazza Mazzini, a Macerata, la Decor Art. Chissà quante volte ci si è passati davanti, senza farci molto caso. Ed invece, nella rete, il sito è aperto a chiunque voglia trarre giovamento o arricchirlo con una sua riflessione o elaborazione personale.

Friday, April 29, 2005

Uscita didattica a Candia: ecco le foto!

Ecco finalmente le foto dell'uscita didattica di domenica 17 Aprile della scuola elementare di Montegranaro. Siamo stati a Candia, dal salumificio "Trasform Carni", di Valentino Possanzini. Eccezionale. E non ha neanche dovuto tirare fuori porchetta e prosciutto crudo...



Nella foto: la discesa ai box dei maiali.


Nella foto: che puzza... non siamo mica abituati!!!


Nella foto: ecco i maiali nei loro box.


Nella foto: non ci sono solo i maiali. Ecco le pecore...


Nella foto: ...e le mucche...


Nella foto: chi l'avrebbe detto che a 6 chilometri dal centro di Ancona esiste un paradiso del genere?


Nella foto: ed eccoci dentro al salumificio. Vai con il ciauscolo!!!


Nella foto: Valentino Possanzini spiega come si fanno i salumi, e come si fa per farli buoni.


Nella foto: vi piacciono i salumi, eh??!!!

Thursday, April 28, 2005

Diritto di disinformazione

Fra pochi minuti andrà in onda su Raidue un video ritraente Fabio Cannavaro, difensore della Juve e della Nazionale, mentre assume un farmaco per endovena prima di una partita, anzi, prima della finale di Coppa Uefa del 1999, disputata tra il Parma (squadra in cui militava Cannavaro all'epoca dei fatti) e l'Olympique Marsiglia, e conclusasi con la vittoria degli italiani.

Premetto che considero Cannavaro uno dei difensori più sopravvalutati del campionato (fategli marcare Shevchenko o anche solo Cruz, e vedete cosa intendo; o altrimenti andatevi a rivedere lo sciagurato intervento a vuoto al 92' nella finale dell'Europeo di Rotterdam contro la Francia, che ci costò il titolo).

Premetto che non ho assolutamente nulla contro il processo per doping alla juve, e che la giustizia faccia il suo corso.

Tutto ciò premesso, è evidente il tentativo "forzato" di disinformazione, mosso dalla malafede del giornalista "d'assalto". Il video in questione, infatti, riprende l'iniezione di un farmaco assolutamente non vietato, quindi dov'è lo choc, lo scandalo? Lo scandalo si vuole crearlo, ovviamente intorno ad una squadra che non ha più il potere mediatico di qualche anno fa. E' anche vero, tuttavia, che un noto giocatore della stessa squadra, poco tempo fa, dopo un bruttissimo incidente di gioco all'estero, non venne ricoverato nell'ospedale locale per evitare delle imbarazzanti analisi del sangue (obbligatorie ad ogni ricovero). E quel giocatore era in pericolo... di questo i giornalisti "d'assalto" non parlano.

Nessuno poi osa parlare di quando un'altra squadra, dl potere mediatico immensamente superiore alla juve (e che probabilmente perderà la coppa in cui gareggia, perché non si regge in piedi), tempo fa, prese svariati gol da una squadra spagnola perché aveva timore di prendere anche solo le vitamine, di cui i suoi giocatori facevano (e fanno) uso smodato e regolare.

Perciò, cari giornalisti, i "video-choc" in cui non rischiate nulla, lasciateli perdere, senza accampare diritti di cronaca ed altre varie amenità. Occupatevi del doping vero, che lì, hai voglia a pescare!

Friday, April 22, 2005

Just opened the Virtual Tea Room (Eng/Ita)

Hey there! I've already opened the Virtual Tea Room!
What's that?
It's simply a place where we can have a real time discussion (I don't like to call it as a "chat", it sounds like nothing to say), and where you can also meet together, without me. There's no "key", nor password. You just need to fill in the form with a Guest name, and that's it. Very simple and easy to use.

Tip: it's better to fix an appointment on the meeting room, in order to find some people. Try that!

I will be available most of the time, please send me an email to fix a meeting. As you now, when online I reply within 5 minutes.

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Ciao a tutti!

Volevo informarvi che ho appena aperto la Virtual Tea Room (la saletta virtuale). In sostanza, è un posto in cui discutere o semplicemente chiacchierare (non mi piace chiamarla "chat", mi sa di Mc Donald), con me o tra di voi. Nessun bisogno di password o username: è sufficiente cliccare, mettere il nome o nomignolo o quel che vi pare, e iniziare. Veloce e semplice.

Suggerimento: magari, è meglio che ci si dia un appuntamento, per trovare qualcuno.

Io cercherò di comunicarvi quando posso essere in chat. Voi, nel caso, mandatemi una mail (alla quale rispondo, come sapete, nel giro di cinque minuti).

Diario di viaggio in UK: venerdì 8 aprile

Inizia oggi la pubblicazione del diario di viaggio in Uk: ho tutto scritto sul blocchetto, a mano, come una volta (!), perciò ci metto un po' a trascrivere.

Il diario sarà giorno per giorno, per facilitarne la lettura.

Una versione definitiva, completa di link, sarà poi online in una pagina web apposita del mio sito.

Buona lettura!
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Le storie che si intrecciano, sempre, ancor più nei viaggi: il ferroviere col figlio sfortunato, che si recano per l'ennesima volta in Piemonte per le cure, i romagnoli che preparano il weekend, le ragazze che vanno a divertirsi dopo essere state mollate, con un senso di rivalsa e di libertà insieme.

E' bello godersi questo spettacolo passando, parlando, scherzando con chi ne ha voglia, pur non avendone ben donde, anche solo scambiando gli sguardi. E poi l'aereo, l'ennesimo, da uno degli aeroporti più piccoli d'Italia, ed anche più lenti: a Forlì, da quando sono stati colti in fallo sulla violabilità dell'aeroporto, fanno storie anche per un lucchetto nella borsa.

Strano mondo, quello di Ryanair, ma forse è solo l'esasperazione della realtà: non esiste il piacere del viaggio, siete qui solo perché avete risparmiato, ora vi spenniamo coi drink, i biglietti, le carte telefoniche e le lotterie; e non vi lamentate se i sedili sono attaccati tra loro, la prossima volta vi svenerete con Alitalia & soci.

Certo, guai a chi fiata, grazie a loro (o al libero mercato) si vola con due lire, e l'importante, in aereo, è arrivare, non viaggiare. Per quello c'è il treno, o l'auto, o l'interminabile pullman. Che comunque costano di più, in soldi, tempo e fatica fisica. L'aereo è il T-U-R-I-S-M-O tutto maiuscolo, come l'autostrada, che non ti fa vedere la destinazione nel suo formarsi, ma te la presenta avulsa dal resto, attraverso un non-luogo. All'arrivo, comunque, ci sarà poco da pensare e contemplare, sul pullman e via verso la grande, caotica, frenetica ma sempre affascinante Londra.

L'arrivo in città non è dei migliori: freddo allucinante (e qualche spruzzo di neve!), caos come sempre, e come sempre servirebbe una mezza giornata di rodaggio che non c'è.

La Dolce Vita, mèta di questa tappa londinese, è un evento decisamente eccellente, per il panorama che offre sia ai visitatori che agli operatori: non è azzardato sostenere che Earl's Court, in questi 3 giorni, passa molto del Regno Unito che vuole comprare casa in Italia. E nelle Marche, in questo momento la destinazione numero uno. Quel che non riesco ad apprezzare (ma comprendo benissimo, del resto i soldi servono sempre), è lo spazio eccessivo dato a Bertolli, ambasciatore di un'italianità montezemoliana, tutta facciata e col nulla dentro, una deriva che - ahimé - la Toscana ha imboccato da tempo (per fortuna non tutta).

Un giro per farmi conoscere, un altro per farmi ri-conoscere, da Mauro di Marcheshire e dagli amici di Paradise Possible, che con Gabriele della Bontà delle Marche hanno iniziato a vendere online a Londra (peccato non lo abbiano fatto anche in Fiera, pur considerando i problemi per l'organizzazione: l'occasione era ghiotta per loro e per i visitatori). Non essendo la fiera molto grande (il che è un pregio), mi lascia il tempo per una buona dose di nostalgia tra la Piccadilly, la District Line, e per una cena al ristorante Camerino.

Dove purtroppo non vedo Paolo, il proprietario, di San Severino Marche, a Roma per i funerali del Papa; ma incontro Natalia, e le pappardelle al cinghiale, di pregevole fattura, tirate a mano dallo chef veneto. Niente male il ristorante: classica atmosfera da grande città europea, piuttosto formale, ma di quella formalità gentile, delicata, non fastidiosa, comunque notevole per chi è abituato ai modi spicci nostrani, non solo delle trattorie. Porzioni generose, buona carta dei vini, prezzi non eccessivi (siamo a Londra, e qui si spendono 35 Pounds a testa per primo, secondo, caffè, acqua e una buona bottiglia di vino, alzandosi di tavola sazi, anzi lasciando qualche cosa sul piatto), tra l?altro consultabili anche sul sito del ristorante, assieme al menu. Non aspettatevi, dal nome, di trovare qualcosa di ?marchigiano?: magari lo sarà fra qualche anno, se le Marche troveranno il loro meritato (?) seguito.

Veramente poco di inglese so far, ma del resto, Londra è inglese?

Domattina, 9 aprile, sveglia alle 5.45, e partenza per il Devon - quello sì, la "verde Inghilterra".

Thursday, April 21, 2005

I (don't) have a dream!

This article (unfortunately, it's in Italian, although I don't think it will be hard to read) deals with a "dream-bridge" to connect Ancona (Italy) to Zadar (Croatia). For those of you who are completely technologically stoned, this project, whether made, would be a dream.
For me, it's a nightmare, right at the very beginning: it's the idea to try to pass by the nature, to avoid those beautiful sensation of being "shared and united by the sea", of watching the sea and thinking that, beyond it, on the other side, somebody is feeling the same sensations. That's what I felt my first (and last, till now) time in Croatia. It was as if they were cousins, much more similar to me than the people from Bologna, Milan, or even Jesi (!). The sea unites the people which divides, my ancestors used to say.

So, please, let these engineers keep their dream for themselves: I prefer to dream watching the Adriatic from the top of Monte Conero...


Click here to enlarge.

Wednesday, April 20, 2005

Habemus papam?

Era dura raccogliere l'eredità di Woytila (umana, non pastorale, ché lì è stato il più reazionario degli ultimi 80 anni) , a meno di non mettersi in testa di riformare sul serio la Chiesa. La qual cosa, diciamocelo, la porterebbe all'autodistruzione, proprio come l'Urss di Gorbaciov (ma questo è un altro discorso...).
Certo è che Ratzinger, dopo neanche 24 ore dalla elezione, è il Papa più preso in giro di ogni tempo, nonostante i (vani) tentativi dei Tg di nascondere la cosa, millantando improbabili (ancorché esistenti) siti web dei fan di Ratzinger. Alcune prove? Uno, due, tre, quattro, cinque...
Coraggio, Joseph, non è che l'inizio. Pensa che mazzata ti si dà al referendum :-)

Tuesday, April 19, 2005

When I read news like this, I start to cry...

I've been a Boy Scout for years, and now I read that two guys have just started a project called openscout, that is the development of opensource applications for scouting purposes. A very important magazine, Punto Informatico, wrote an article about them. And I'm proud of them. Good luck, guys!

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Sono stato scout per ben 18 anni (con qualche interruzione nella maturità), e quando leggo queste notizie, mi metto a piangere dalla commozione. Due scout, uno di Taranto e l'altro di Forlì, hanno iniziato a sviluppare un progetto chiamato Openscout, per studiare e sviluppare applicazioni opensource per lo scoutismo (e, perché no, per altre associazioni). Permettetemi di dire che lo scoutismo, inteso come idea, come movimento, NON come dirigenza generale ecc. ecc. (basti vedere lo squallore catecumenale di certi campi di formazione), è stato concepito così, e va avanti, a gran velocità, così.

Se io do un penny a te, e tu dai un penny a me, abbiamo un penny per uno,

ma se io do un'idea a te, e tu dai un'idea a me, abbiamo due idee ciascuno.

Italy Magazine article finally online!

Hurra! I put the article of Italy Magazine finally online. Actually, the articles were two, the second is about some excellent wine producers which I include in my tours. It will be online as soon as possible. You can find the pages online (I shot some pictures of the page, don't have a scanner here!), and the article in plain text, simply by clicking here!

Monday, April 18, 2005

...tanto per dire che non sono l'unico...

Questo che segue è un messaggio arrivatomi dalla mitica Maria Ferraioli (per chi non fosse abituato al mio linguaggio, tendo a precisare che i "miti", proprio in sintonia con Roland Barthes, sono coloro che - grazie alla propria originalità, bontà d'animo e semplicità, anche con un certo cinismo o con menefreghismo autentici - si astraggono dallo spazio e dal tempo per divenire idoli del quotidiano. Il Cinti, Maria, Vincè - che ora non c'è più, purtroppo - Badafra, sono per me dei miti; Sheva, tanto per capirci, è un grande, ma non un mito, per me; Franco Rossi, cinico e stronzo quanto basta - il che è una dote - è un mito. L'argomento "donne in quanto belle" non lo tocco. Dico solo che la Arculi, tanto per fare un esempio, non è un mito, ma na zoccula! :-)

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Ciao Angelo, complimenti per il sito!
Sono perfettamente d'accordo con te, le Marche sono proprie belle ed è un peccato che spesso si finisca per conoscere ciò che ci è più lontano e si ignori le bellezze che abbiamo più vicine.
Io negli ultimi anni, grazie a mio padre, e con la "scusa" di far fotografie, (ho da qualche tempo questa passione) le ho girate parecchio, arrivando talvolta in Umbria, (Assisi, Gubbio, Spello, Nocera Umbra, Castelluccio di Norcia) e in Abruzzo (il Gran Sasso) e tutto questo nell'arco di una sola giornata. Talvolta una mazzata, ma ne è sempre valsa la pena.
Per quanto riguarda le Marche sono tanti i posti che amo. A partire dal San Vicino, dove c'è un paesino d'epoca medioevale (4 case e 7 abitanti in tutto ) arroccato su una sperone di roccia che è una meraviglia. Io quando ci vado non posso fare a meno di fotografarlo, e così mi ritrovo decine di fotografie un pò tutte uguali, ma proprio non resisto! si chiama Elcito, non so se le conosci...
E poi Frasassi, la Gola del Furlo, Fossombrone, Cagli, Piobbico con il monte Nerone, Urbania, (l'antica Casteldurante) , il Monte Catria, Carpegna, Visso, Amandola, Sassotetto, San Serverino Marche con la sua storia, e il Monte Vettore attraverso il quale, in maniera del tutto casuale, siamo arrivati alla piana di Castelluccio di Norcia, appunto....
e il Monte Cucco, dove si lanciano con i deltaplani, e i cavalli al pascolo da sotto che li osservano indisturbati, ma per poco siamo di nuovo in Umbria mi sembra....
E tanti altri piccoli posti ricchi di bellezze naturali e storiche, ma così poco conosciuti, che fatico anche io che ci sono stata a ricordarne il nome.
E del Monte Conero che abbiamo la fortuna di avere a due passi da Ancona che ne dici? Un sogno, veramente.
Ciao. In bocca al lupo per il tuo lavoro.
Maria

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Grazie Maria, e se vorrai postare delle foto qui sul blog, sei la benvenuta!

Monday, April 11, 2005

UK - picture log

As you know, I guess, I'm in UK now. I'm writing a kind of log, which I will post here in real time (wow!), or simply when I go back.

What I try to do now, is to put online some pictures of the places I'm visiting and the things I'm doing, to share them with you.

Unfortunately, I don't have any pics of London, where I visited (and enjoyed a lot) the La Dolce Vita exhibition, at Earls Court.

The first part of the log, about Devon, is online here.

Thursday, April 07, 2005

Tomorrow at Ristorante Camerino

Minus 1 day to UK. Tomorrow, I'll be in London, at La Dolce Vita, and afterwards... well, I think I'm going for dinner at Ristorante Camerino... what a hard life!!! :-)

Monday, April 04, 2005

Announcement

4 days left to my arrival in Uk. I'll be at La Dolce Vita, in Earl's Court.

I will be happy to meet you up there. If anyone will come, please leave me a message on my email.

Thanks!
Angelo

Wednesday, March 30, 2005

Advertising?

I think it might be interesting, for you all (for you 5 all!), to write some tips to other website based in Le Marche. I want to point that I don't get money for that, it's just my pleasure.

Well, let's start:

- if you need to go on vacation in the area of Sibillini, I suggest Villa Sibillini, and Contrada Durano, the first in San Ginesio, the latter in Smerillo.

- if you need to go on Ancona's area, among the others, I strongly recommend Hotel Duchi della Rovere, in Senigallia (new website coming soon!). The plus is that you can really ask for everything, and they will fulfil you.

- to buy a house, just ask Marche Shire: 17 years of experience (in a business where the parvenus are a lot), might be considered a good starting point.

Thursday, March 24, 2005

Bella notizia???

Leggo su Repubblica di oggi che la Società Sportiva Lazio "ha finalmente risolto i suoi problemi col Fisco". Come? Semplice: pagherà il debito di 140 milioni di Euro (140 MILIONI = 280 MILIARDI DI LIRE) in 23 anni. Uuuuhhhh!! Che bello! Saranno "comodamente" pagate rate da 8 milioni di Euro ogni anno...

Constatazione: questo non significa "risolvere", significa "aggirare".

Domanda: quale azienda viene appoggiata così spudoratamente dalle banche?

Risposta
: tutte quelle che possono avere connivenze politiche e degli organi di stampa. Una notizia come questa NON è una bella notizia: significa che si possono avere debiti enormi, essere una ZAVORRA per il Paese (leggi Fiat, leggi Telecom, leggi Mediaset, leggi Alitalia e mi fermo qui), ma godere tranquillamente dell'impunità. Niente fallimento, ci mancherebbe, anzi, dalli ai cattivi che lo auspicavano (la Virtus Bologna è fallita per molto meno, e dava molto più lustro allo sport italiano), come ha sostenuto Walter Veltroni, nello stile garantista tipico della classe politica verso le aziende con tanti debiti.

Funzione sociale del calcio? Ma per favore. Chissà le banche creditrici a chi spilleranno soldi, nell'attesa (vana, ci scommettiamo?) del rientro del debito? Tra gli altri, agli stessi tifosi che "inneggiavano al presidente Lotito".

Complimenti, popolo bue.

Wednesday, March 23, 2005

And now... on Italy Magazine!!!

I'm still excited to see myself and my parents on Italy Magazine April issue... where I talk about my food and wine tours, my family and the places I like most. Article written by Marc Millon, one of the best professional food writers I've ever met. Who has open, btw, Vino.co.uk, a community for wine lovers, in Topsham, Devon.

Tuesday, March 22, 2005

In UK, from 8th to 15th April

Hi there! I've just booked the flight for Uk, from 8th to 15th April. I'll go to London, Liverpool, and Devon. Most of you have never met me but via email, so it might be a good chance to know each other (if you like, of course!), maybe before coming to Le Marche... :-)

Anyway, if you would like to meet me for working proposal, for booking a tour, for an autograph (!), for a glass of wine/beer/cider, for a dinner, for a lunch, or simply for a chat, send me an email, and we'll arrange it!

Monday, March 21, 2005

Montegranaro: le foto della prima escursione

Sono online (clicca qui per vederle) le foto della prima escursione con i bambini della scuola elementare di Montegranaro, al Frantoio Oleario Ciucani di Fermo.
Per chi volesse saperne di più sul progetto, questo è il sunto: qui l'antefatto, qui il programma.

Gustiamo.com: the programme

Great! I was too busy, too lazy and too tired (I'll tell you why) to write a proper post on wednesday, so here we are.
It should have been one day, in fact it's been 3 days, intense but very funny.

First day, after meeting at lunchtime, we just stroll around Ancona's city centre, for a walk in the Mercato delle Erbe (one of the least known places of this beautiful city), then to the fishing port. A piatto di pasta at the Ristorante Passetto (the best of the city, but... have you ever heard about it in the restaurant guides? It's a real mistery!), and then straight to Loretello, to have a taste of oil with Giuditta Politi (they don't have only wine!). Of course, no highways, all through the hills and valleys of the Monte San Vito and Morro d'Alba area. At 6 pm we were watching the terrecotte of Fratte Rosa, and buying a couple of pots and the typical "testo" to cook the piadina. For dinner, we stayed with Antonio Tombolini, in Loreto.

The following day, we went to Fermo, at Frantoio Oleario Ciucani, and then directly to Osimo, at the Pastificio Latini, where I left Beatrice and Pietro for the rest of the day, after having a great Rigatoni con Piselli e Pomodori (Rigatoni pasta with peas and fresh tomatoes)- delizioso! - and a walk at the experimental wheat fields of the Latini's, where they grow different kind of wheats to have the best pasta of the world.

But it wasn't enough, so the next morning (at 2am!!!) I woke up with Pietro to show him the fish auction (if you go to Fishtel's website, you'll know what I'm talking about). He was extremely happy to see such a special ordinary-event, which I recommend to all those who are seriously interested in fish markets.

What else? The golf site in Sirolo, just below the Monte Conero, and a dinner at La Madonnina del Pescatore (but Beatrice and Pietro were with the Latinis), and the magical Marche at a glance are served!

Monday, March 14, 2005

Ha veramente un suo perché

Questo articolo è dedicato al mitico James Henderson Finlayson. Uno dei personaggi comprimari semisconosciuti di nome. Ma poi, a vedere il viso, si capisce subito chi sia. Icona della comicità in bianco e nero, tanto quanto la (magistrale) controparte.

Last Saturday on Tv, tomorrow with Gustiamo.com

I'm not yet calmed down from the excitement to watch me myself on Tv, last Saturday (I'll put the reportage on the website as soon as possible). Moreover, tomorrow I'll be with Beatrice and Pietro from Gustiamo.com, an excellent website which sells Italian food in the Usa (one of the only places to find it). What are we going to do? They would like to have a one-day Japanese-like tour of Le Marche... I'll do my best, and I'll let you know next Wednesday!!! What I am sure of, is that we will have a lot of fun, I bet!

Friday, March 11, 2005

The act # 40/2004, aka "act against the assisted procreation"

I think it might be interesting to put on my blog one of the thousands "campaing" powerpoints to go and vote against the act. It's very important, because one cannot impose over the others his principles and his religiouse beliefs.

Here is the file (in Italian, but I think is highly comprehensible).

Thursday, March 10, 2005

What about bullshits?

Few days ago, wandering through the web, thanks to Marc-at-Wisbey, I found the great blog by Briankane. On 3rd March, the great post about bullshit, and a book written by a Princeton professor. I want the book!

Tuesday, March 01, 2005

Traditional vs Experimental Cuisine: what about Le Marche?

Here is a link with the Italy Magazine Forum, where a thread about Italian vs Spanish chef has been issued as an excuse to talk about traditional vs experimental cuisine (whose main exponent is Ferran Adrià, the Master of our Moreno Cedroni).

What's my (simple) point of view referring to Le Marche? Here it is.

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I'd say that the point is slightly different. In Italy there are an impressive amount of trash restaurants, which pretend to be traditional. I can take Le Marche as an example, (although I'd say that in other places - Toscana, above all - the situation is much worse). Here in the area of Ancona, there are 3-4 great places, where you spend around 30 Euros but you get a REAL traditional food. However, there are about 30 places where you have "penne alla vodka", "penne speck and rucola", which is nothing traditional and nothing "experimental". It's just to save time and (but not always) money by the "chef".

There are also some other places (I'd say, 2-3, no more than 4), where they try to experimentate, and really they deserve a dinner. Which costs no more than 100 Euros per person, and sometimes is slightly hazardous.

So, I'd complain that in Italy the debate on issue is between traditional and experimental cuisine, however, the *real* point is the high number of unworthwhile restaurants, very often defined as "traditional".

You can also have a proof of what I say: simply go to Bologna, try to go for dinner at an old lady's place, and eat her "tortellini". Then, look for a restaurant which does the same at a fair price.

Or come here, and try to find a dish of real Tagliatelle. As far as I know, there is only one (maybe two) place which really do so. The same thing with Stoccafisso all'Anconetana.

In some areas of Tuscany (for instance, between Pisa, Florence and Siena), you can't find a good average restaurants for miles. Simply try to go to the Grosseto area, or to Livorno, and you will find some very good places (at a fair price) again.

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Monday, February 28, 2005

La notte degli Oscar(si)

Leonardo Di Caprio non vince l'Oscar come miglior attore protagonista, una delle statuette "pesanti" della notte di Los Angeles. In tutta onestà, non ho visto Ray, film per il quale Jamie Foxx ha prevalso su Di Caprio; posso immaginare che, per la difficoltà della parte, e per il gran bene che si è detto del film, sia stato un premio meritato. Secondo me, comunque, Di Caprio in "The Aviator" ha raggiunto un livello altissimo di interpretazione. Certo è che, se penso all'immortale Al Pacino, ed al suo misero "1" sulla casella Academy Awards, vinto peraltro nel '93, NON per "Il Padrino", non debbo stupirmi veramente più di nulla...

Friday, February 25, 2005

The left wing and the Radical Party in Italy

Hi there! At the moment, a rather important struggle about the referendum against the law 40/2004, the so-called "Act against the artificial and assisted procreation". It is a law which forbid to non-married people to have a child with assisted procreation, and, in particular, which heavily interfere with the freedom of research. The point is that the Catholic Hierarchies, heavily present in the Italian politics, are interfering in the scientifical research. The Radical Party has collected one million of signatures to promove the referendum, which has been incomprehensibly rejected by the Constitutional Court. Next April there will be the Regional Elections, and the Radical party applied for an alliance with the Left wing Party. Which has been very good, since the civil fights and the activeness of the Radicals are appreciated by the left voters, and really unapproved by the Conservative and Post-Fascist Casa delle Libertà (the Right Wing Party, held by Silvio Berlusconi). However, the Catholic side of the Left Wing Party (the Unione Democratica), has pressed to reject the alliance, which might turn out to be esplicitly pro-referendum. This means a -10% of votes to the Unione, and, of course, a very low percentage for the Radical Party. Consequently, the Left Wing has given a huge gift to Berlusconi, and showed how they don't care about real democracy in Italy.

Monday, February 21, 2005

BASTAAAAAAAAA!!!!!!!!!

Leggo un articolo su Vinit.net, che mi lascia basito: un Master in Marketing e Comunicazione Enogastronomica.
In particolare, "Il percorso formativo mira a creare figure professionali competenti ed in grado di valorizzare la produzione, comunicare e promuovere cibi, bevande e la loro immagine". Fantastico! Soprattutto quando si passa ad illustrare il corpo docenti: "Il corpo docente è costituito da professionisti e manager, imprenditori, esperti e consulenti pronti a condividere la propria esperienza stimolando e testimoniando modalità innovative di marketing e comunicazione nel settore." Wow!!! Professionisti e manager, finalmente!!! E' tanto che aspettavo un'occasione così!!!

Nomi no, eh? Ci mancherebbe. Anche perché, a fare i nomi su Internet, si rischia che poi qualcuno si faccia una ricerchina su Google, e magari scopra che qualche ciofeca è sempre dietro l'angolo. Specie se al modico (si fa per dire...) prezzo di 8.500 Euro + Iva.

Ah, beh, però, va anche detto che ci sono le selezioni psico-attitudinali. L'unico dubbio è se queste selezioni mirino ad escludere o ad ammettere i soggetti psico-attitudinalmente adatti...

Gente, basta ad abboccare a qualsiasi cosa abbia scritto "enogastronomico", please!

Sunday, February 06, 2005

Turismo, soldi, soldi, turismo

Leggo qui che la Regione Marche offre, per l'ennesimo anno, aiuti alla riqualificazione dell'offerta turistica. La forma? "Concorso sugli interessi nella misura di tre punti percentuali, contro un tasso medio di riferimento fissato al 3,50%", il tutto attraverso un fondo che ammonta a 1 milione e 200 mila Euro.
I destinatari? "Beneficiari sono gli enti locali, gli enti pubblici, le piccole e medie imprese turistiche, i privati che esercitano o intendano esercitare un?attività turistica. I lavori possono riguardare gli alberghi, i campeggi, i villaggi turistici, gli ostelli, i rifugi alpini, le case per ferie, gli appartamenti per vacanze, gli affittacamere, i bed & breakfast (B&B) e gli stabilimenti balneari."

...

Ora, io ne ho le tasche piene di questa situazione. L'offerta turistica nelle Marche fa mediamente cagare, a fronte di prezzi assolutamente in linea con lo standard europeo. Ospitalità carente, professionalità scarsa nell'80% degli esercizi, estetica pietosa, servizio e assistenza mediocri. Provare per credere.

In compenso, però, la Regione continua a pompare quattrini, a discapito di Sanità, Istruzione, Case Popolari, aiuti ai disabili.

Che questi soldi vengano utilizzati per foraggiare chi non è in grado di fare il proprio mestiere, e/o chi non intende rischiare di tasca sua per fare il proprio mestiere (come sto facendo io da due anni, tra l'altro in una giungla legislativa che è il vero freno al turismo italiano incoming), è una cosa che non mi va giù.

E' l'economia Fiat: per investire sul mio capitale (e magarti fosse un investimento produttivo!), paghi tu, poi i guadagni me li pappo io.

Poi ci chiediamo perché la Francia ha il doppio delle presenze italiane...

Wednesday, January 19, 2005

Questo è scemo

Leggo qui e non condivido per niente: mi chiedo come mai, si debba sempre chiamare in causa "un gruppo organizzato", per "fare del bene" all'umanità, e portare un po' di gente a Roma. Come se Roma non fosse un posto attraente di per sé, e come se, soprattutto, qualora l'Alitalia chiudesse - evento logico, in un paese normale - le low-cost per Fiumicino non tardassero a fiorire.

Ad ogni modo, Veltroni è stato informato dei voli low-cost che partono da Ciampino? E degli assenteisti Alitalia?

Ma no, dai, creiamola ad hoc la compagnia low cost. Lasciamo stare il libero mercato. Bah!

Wednesday, January 12, 2005

Montegranaro, il programma

Siore e Siori, ecco qua il programma delle uscite didattiche della scuola di Montegranaro.
Breve incipit: del vino ci siamo rotti e strarotti, perché è un discorso lungo, complesso, inflazionato, banalizzato e - soprattutto - non proprio adatto a dei bambini!

Ci sono invece altre cose che val la pena conoscere meglio: la pasta (che, ahimé, in Italia sta diventando sempre peggio), l'olio (ne abbiamo tanto buono, ma ancora la gente acquista in massa gli oliacci lampanti da 3 Euro al supermercato), ed i salumi (qui la situazione è un po' meglio, ma neanche troppo).

Perciò, andremo a visitare tre produttori che eccellono in ciascun settore, e che siano anche adatti a raccontarlo:

- Domenica 13 Marzo, saremo al Frantoio Oleario Ciucani di Fermo;

- Domenica 17 Aprile, saremo al Salumificio "Trasform-Carni" (mamma mia che nome!) di Candia (frazione di Ancona), proprio accanto alla Rocca Verde, dove possiamo andare a mangiare (e la cosa varrebbe molto la pena, solo bisogna prenotare un mesetto prima).

- Domenica 15 Maggio, infine, andremo in visita al Pastificio Latini, a Osimo Stazione. Il bello è che ci porteranno a vedere i campi di grano, il loro pezzo forte!

Attenzione! Il numero di persone per ogni uscita, non può superare i 50-55, altrimenti viene fuori una gran baraonda, e la visita non riesce bene.

Dai che ci divertiamo!

Wednesday, January 05, 2005

L'educazione alimentare coi bambini delle scuole

Molte volte si parla di educazione alimentare. E molte volte, l'argomento è palloso. Altre volte, addirittura, i genitori sono i primi a non sapere, né a voler informarsi. Penso che, al di sotto dell'educazione alimentare stia solo l'educazione sessuale. Considerato anche il fatto che di cibo e di sesso, in Italia, se ne parla a stufo. In questo rispetto, metterei anche l'educazione fisica, ma lasciamo perdere.

Ebbene, accade tuttavia che un po' di genitori, a Montegranaro, si mettano d'accordo, si organizzino, chiamino il Ciess, del quale fa parte la mia amica Gianna Ferretti, e, guarda un po', mi chiedano di andare a visitare alcune aziende, perché ciò che è buono da mangiare è, sempre, buono anche da raccontare. Pronti! Questa volta, però, lasciamo stare il vino! Meglio la pasta, i salami, e l'olio. Specie se, in particolare per l'olio, si va da un maestro-intrattenitore-narratore-cantastorie come Ciucani, a Fermo. E mercoledì 12 Gennaio, alle 18.30, tutti a Montegranaro, alla presentazione, alla scuola elementare San Liborio!

Sunday, January 02, 2005

La più bella dell'anno

Di quale anno, non so. Di sicuro, onore a Eriadan che ha reso in immagine una scena classicissima di capodanno.

La vignetta di Eriadan sul Capodanno

E ovviamente, auguri a tutti!